Sei alla ricerca di un pulsossimetro con la batteria interna ricaricabile? Questo articolo fa al caso tuo! Nella guida ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere per acquistare il miglior pulsossimetro di questo tipo. I modelli con la batteria interna ricaricabile difatti sono tra i migliori e tra i più innovativi in circolazione. E allora scopriamo insieme perché acquistare questi prodotti.
Pulsossimetro con batteria interna: perché acquistarli
Il pulsossimetro con la batteria interna ricaricabile è un dispositivo medico molto moderno per misurare la percentuale di ossigeno nel sangue. Con questo prodotto potrai infatti conoscere il livello di emoglobina del sangue e dunque la saturazione. Proprio per questo viene spesso denominato anche “saturimetro”. Ma con questo apparecchio potrai anche monitorare la tua frequenza cardiaca.
Il saturimetro è un dispositivo molto facile da usare che viene adoperato sia nelle strutture ospedaliere, e quindi dai sanitari, e sia nei contesti casalinghi. E’ un oggetto di piccolissime dimensioni e la misurazione non è affatto invasiva. Può essere applicato sia sugli adulti che sui bambini senza alcun tipo di problema.
Il pulsossimetro può controllare anche la qualità del sonno durante la notte, monitorando costantemente il nostro respiro. Infatti esistono vari accessori per consentire ad un paziente di tenere con sé il pulsossimetro per tutto il giorno.
In commercio troveremo sia modelli che funzionano con le batterie usa e getta e sia modelli che includono una batteria da poter ricaricare in ogni momento con un caricatore apposito.
Pulsossimetro: com’è fatto
Come ogni modello tradizionale dispone di due bracci che lo fanno somigliare molto ad una pinza. Uno dei due bracci dispone di due sonde, l’altro braccio invece ha un ricevitore. Quando pinziamo il pulsossimetro sulla falange alta di una persona e premiamo il pulsante per avviare la misurazione, il dito dovrà toccare la parte finale del prodotto con la punta e l’unghia dovrà essere rivolta verso l’alto.
Il display ha varie forme, di solito piccole, quelle che bastano per rappresentare i numeri della frequenza cardiaca e della saturazione. In alcuni casi i saturimetri sono in grado anche di rappresentare l’andamento dei nostri valori tramite un grafico a curva.
Perciò per far funzionare un saturimetro basterà pinzarlo sul dito e premere il pulsante. Un vero gioco da ragazzi.
Pulsossimetro con batteria interna ricaricabile: punti di forza
Spesso durante l’acquisto non si fa che mettere a confronto il pulsossimetro con la batteria interna ricaricabile con il modello che funziona tramite le pile usa e getta.
Il modello con la batteria interna rappresenta una soluzione davvero innovativa rispetto al pulsossimetro tradizionale con le pile usa e getta. Tali dispositivi infatti possono essere ricaricati in ogni momento e non ci servirà avere una pila di riserva ogni volta che si scaricano. Esiste un apposito carica batterie da collegare a qualsiasi presa di corrente per rifar funzionare il pulsossimetro. Potremo controllare l’andamento della carica sul display grazie alla presenza di un’icona a forma di pila.
Però dobbiamo precisare che la fascia di prezzo del pulsossimetro con la batteria interna ricaricabile è più alta rispetto a quello con la pila usa e getta. Ma si tratta sempre di un prezzo molto abbordabile e adatto per la versatilità di questo dispositivo medico.
Di solito i pazienti che utilizzano in maggior modo il pulsossimetro con la batteria interna sono coloro che devono effettuare delle misurazioni costanti. Perciò se avete bisogno di tenere acceso per molte ore il dispositivo, il modello con la batteria interna è quello che farà al caso vostro.
Come ricarica il pulsossimetro
Ricaricare un pulsossimetro con la batteria interna ricaricabile è davvero molto semplice. Il grande vantaggio di questo prodotto così innovativo è proprio il fatto che non dovrete preoccuparvi di rimettere le nuove pile dentro perché le altre si scaricano. Perciò non dovrete più acquistare nuove batterie di scorta. Questo perché ogni volta che il pulsossimetro si scaricherà, potrete attaccarlo a qualsiasi presa di corrente. Infatti anche se siete in giro, magari su un treno o su qualsiasi mezzo pubblico, e avete bisogno che la carica del vostro dispositivo medico sia completa, basterà attaccare il filo ed il gioco è fatto. Ma come si ricarica un pulsossimetro con la batteria interna? Scopriamolo subito insieme.
Dovremo poi collegare il cavo al foro corretto del pulsossimetro, e potremo collegare l’altra estremità ad una presa di corrente, la più vicina. In meno di un’ora il prodotto sarà carico e potremo ricominciare ad utilizzarlo.
Migliori prodotti
Nei prossimi paragrafi vi segnaleremo i migliori pulsossimetri con la batteria interna di tipo ricaricabile. Vi illustreremo quali sono i brand più acquistati così che potrete comprare il vostro modello ideale con più consapevolezza.
Uno tra i migliori pulsossimetri con la batteria interna è del modello Beurer. Si tratta di un dispositivo che include una batteria al litio davvero performante e durevole. E’ un dispositivo adatto alle persone che hanno un’insufficienza cardiaca, oppure asma bronchiale o delle malattie croniche all’apparato respiratorio. Per un’analisi dettagliata potrete anche scaricare un software dal PC e analizzare con cura i vostri risultati. Il display del pulsossimetro Beurer è fluorescente e molto grande, la luminosità è anche regolabile. La batteria ricaricabile agli ioni di litio può essere comodamente ricaricata tramite il cavo USB che si trova in dotazione del prodotto. Il costo di questo modello di pulsossimetro è piuttosto alto, va oltre i 100 euro.